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Finalmente uno spiraglio di luce sulla contrastata storia dell’arco medioevale in tufo grigio scuro abbattuto nel Borgo Medioevale di Casertavecchia. Arco di Casertavecchia. Finalmente uno spiraglio di luce.

Alternativa Destra non vuole meriti ne riconoscimenti. Persegue la soluzione dei problemi.

L’Ufficio Tecnico comunale è passato ai fatti intimando e diffidando la Ecocar Ambiente  (un suo automezzo aveva inavvertitamente e rovinosamente distrutto l’elemento architettonico in questione) a riedificare ad oras la struttura architettonica. In caso d’inadempienza l’Ente Comune provvederà in proprio addebitando le spese alla ditta di spazzamento.

Orbene, di fatto, ancora non sarà possibile ripristinare il maltolto perché si è in attesa del responso della Soprintendenza ai Beni Architettonici.  In parole povere si è in attesa dell’autorizzazione del dott. Felicori.

Riusciranno i casertani e i turisti a rivedere l’arco che tanto apprezzano?

Siamo certi che il Soprintendente dott. Felicori riuscirà a sottrarre un attimo alle sue molteplici importanti attività  per recarsi e visionare i luoghi medioevali del borgo.

Nell’occasione potrebbe indicare come e chi deve ripulire la pineta, sistemare panchine nuove, tenere aperto l’ufficio informazioni turistiche, eliminare la bruttezza dei  fitta cavalli e le aree di pic-nic, far regolamentare i parcheggi e far eseguire i lavori di scerbamento perché  ritorni fruibile il panorama  dalla piazzola antistante il ristorante la Torre di Sant’Andrea.

 

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